Camicia di seta donna: come sceglierla e indossarla | Cosmopolitan

2022-10-09 17:18:28 By :

Uno di quei capi che risolvono il look in poche mosse e tutto l’anno. Pregiata e chic, si presta ai più svariati abbinamenti grazie alla sua versatilità

È uno degli indiscussi must have del guardaroba femminile, attraversa il tempo e le tendenze senza mai perdere fascino. Merito di quell’essenziale eleganza, di una versatilità che le permette di valorizzare qualsiasi outfit in qualsiasi stagione: sì, ci riferiamo alla camicia di seta. Lieve, raffinata, seducente con grazia. Anche di lunga vita, se trattata bene. Le possibilità, in fatto di design e abbinamenti, puntano all’infinito. E l’altra cosa bella è che la camicia di seta non ha alcun legame con l’anagrafe: ergo, va bene a ogni età.

La versatilità, dicevamo. Fra i pregi più grandi della camicia di seta. Chi predilige lo stile classico, lo sa bene: la camicia di seta è perfetta con i tailleur – giacca/pantaloni o giacca/gonna non fa differenza – e più in generale con il blazer, dalle linee tradizionali oppure oversize, come dettano le tendenze del momento. A proposito di gonna, vincente è anche l’abbinamento con i modelli a matita, che seguono sinuosamente le curve del corpo.

Perché questo capo può davvero sorprendere, semplicemente alzando un po’ il tiro. Le camicie di seta si sposano egregiamente con gli shorts, con le mini a tubino o quelle svasate, con i pantaloni palazzo e le gonne lunghe a ruota. Per sdrammatizzare e scoprirne il volto più casual, invece, basta infilarsi i propri jeans preferiti: wide leg o skinny, strappati e/o a vita bassa, non esistono limiti di sorta. Nell’indecisione, può risultare utile un recap sulle preferenze delle celebs. Ottima alternativa, nel segno di quello street style tanto amato soprattutto dalla Gen Z, sono i pantaloni cargo.

Ma c’è nella camicia di seta un’impronta più rock e grintosa? La si indossi con pantaloni o mini in pelle, oppure si sperimenti il sodalizio con il luccicante vinile: la risposta verrà facilmente da sé.

Cominciamo dalle fantasie e dai colori. Piccola dritta: le stagioni possono aiutare a scegliere la camicia di seta giusta. In primavera, protagoniste assolute sono le fantasie floreali, delicate o più vistose. L’estate chiama a gran voce le tonalità più accese e vibranti, dal giallo al verde, che possono essere declinate nel monocolore o in fantasie tropical, stampe tie dye o astratte e multicolor.

In autunno e in inverno il monocolore, invece, la fa da padrona. Torna in scena il nero, insieme a nuance più intense come il bordeaux, il prugna, il viola. Sul fronte opposto, ma con eguale carisma, le tonalità chiare e neutre: per esempio il beige, il panna, il grigio e il tortora.

Da tenere a portata di mano tutto l’anno è invece la camicia di seta bianca. Quando la temperatura scende, eccola spuntare da morbidi e avvolgenti cardigan e dai pullover; quando comincia a salire, trova posto sotto la giacca o può bastare da sola. Magari con le maniche arrotolate. La camicia bianca di seta è tra le risposte più valide nei problematici momenti del “cosa mi metto?”.

Un capitolo a parte è rappresentato dalla camicia di seta vintage. Pezzo chiave per tutti gli amanti della moda preloved. Cioè dei capi second hand, dotati di quel romanticismo e quell’attrattiva cui ormai davvero in pochi riescono a resistere.

Le stampe grafiche tipiche degli Anni sessanta e settanta, i pattern psichedelici e paisley, i colori elettrici che facevano furore negli anni Ottanta: c’è l’imbarazzo della scelta. Le linee tendenzialmente sono morbide, la vestibilità è ampia. Manco a dirlo, non mancano i modelli dotati di generose spalline, geometriche o morbide; vere chicche, non c’è dubbio. In tutti i casi, potremmo definirle le versioni più eccentriche della camicia di seta, ma la “nobiltà” di fondo resta sempre. Tra portali specializzati e negozietti dell’usato, che la caccia cominci. Darà ottimi frutti, questo è già sicuro.

Non è così raro che si confonda la camicia di seta con la camicia in raso di seta, o meglio che si creda siano la stessa cosa. Invece no. La seta è una fibra naturale ricavata da un insetto - un lepidottero - appartenente alla famiglia delle Bombycidae e chiamato, appunto, baco da seta. Con il termine “raso” o “satin” si indica invece una particolare armatura, cioè un modo specifico di intrecciare i fili per ottenere un tessuto. Fili che nella maggior parte dei casi sono di seta, appunto, ma che possono anche essere riconducibili a fibre artificiali o sintetiche.

Per capirci ancora meglio: anche lo chiffon è un tessuto, non una fibra. Ed esiste lo chiffon di seta, ma anche quello di cotone o realizzato con materie prime sintetiche. La seta, la deduzione è semplice, coincide con il livello qualitativamente più elevato. Tra i più diffusi tessuti di seta figurano anche l’organza, il georgette e il taffetà.